C’è un bosco, da qualche parte, dove il tempo rallenta.
La neve scende piano, senza fretta, come se sapesse che non c’è nulla da dimostrare. Ogni fiocco trova il suo posto, si posa sui rami, sui binari, sulla terra che riposa sotto il silenzio dell’inverno.
La luna osserva dall’alto, discreta. La Via Lattea sembra una carezza luminosa nel cielo scuro. È una notte che non chiede rumore, ma presenza.
Tra gli alberi, gli animali aspettano. Un’orsa stringe a sé il suo cucciolo, una lince osserva con occhi antichi, un daino si muove leggero, uno scoiattolo si ferma sul tronco di un albero. Tutti sanno che qualcosa sta arrivando. Non c’è agitazione, solo fiducia.
E poi, in lontananza, si sente il treno.
Non corre. Non fischia forte. Avanza lentamente sui binari innevati, carico di doni che non sono solo pacchetti da scartare, ma tempo, cura, possibilità nuove. Porta con sé ciò che serve davvero: calore, ascolto, semplicità.
Questo treno non arriva per cambiare tutto in una notte. Arriva per ricordarci che possiamo fermarci. Che possiamo aspettare. Che possiamo lasciare andare il superfluo e tenere solo ciò che scalda.
Quest’anno il mio augurio è questo:
che possiate trovare anche voi il vostro bosco silenzioso,
un luogo — dentro o fuori — dove respirare senza fretta,
dove non serve apparire, spiegare, correre.
Che il vostro Natale sia fatto di cose semplici, vere, gentili.
E che il nuovo anno arrivi come questo treno:
con passo lento, con rispetto, con la promessa di un viaggio che vale la pena vivere.
Buon Natale
e un anno nuovo lieve, a tutti voi 🤍

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